Come garantire una formazione e-learning per tutti: l’accessibilità non riguarda una minoranza
L’accessibilità non è in alcun modo limitata a una minoranza. È uno degli errori più frequenti di cui si discute in materia di e-learning: lo studio è un diritto che deve essere garantito a tutti, indipendentemente dalle abilità o disabilità.
Non si tratta solo di assicurarsi che le persone con disabilità possano accedere ai contenuti e alle piattaforme di e-learning, ma anche di superare le barriere linguistiche, culturali ed economiche che possono limitare l’accesso alla formazione online. La domanda, però, è: come garantire una formazione e-learning (davvero) per tutti?
Formazione e-learning accessibile: perché è sempre più importante
Dobbiamo guardare il mondo del lavoro attuale per comprendere la necessità di parlare sempre più spesso di accessibilità dell’e-learning, che non è limitata solo agli ambienti formativi, come scuole e università, ma è anche connessa al mondo del lavoro.
Certo, la formazione online è vantaggiosa, ma se non è accessibile a tutti, si rischia di escludere un’ampia parte della popolazione. Non solo le persone con disabilità, ma anche coloro che hanno avuto di recente un infortunio e che sono dunque momentaneamente limitati nell’accedere alla formazione e-learning.
È un discorso ampio, ed è il motivo per cui l’accessibilità sta diventando sempre più urgente: aprire le porte a maggiore diversità e inclusione nel mondo dell’istruzione è alla base del nostro diritto perché, quando crea un ambiente di studio accessibile, si promuove l’uguaglianza e si rompe qualsiasi barriera.
Tra barriere digitali e barriere economiche: le sfide dell’e-learning
Nel contesto della formazione online, ancora oggi troviamo innumerevoli barriere che possono limitare l’accessibilità. Quelle digitali, per esempio, a causa di alcune piattaforme e-learning potrebbero non essere progettate per essere accessibili a persone con disabilità, per l’assenza di screen reader, ma è solo un esempio.
Persino le barriere economiche possono essere un ostacolo da non sottovalutare: di fatto, l’accesso a internet e ai dispositivi necessari per partecipare alla formazione online può essere un vero e proprio problema per coloro che si trovano in situazioni economiche complesse.
Non solo: affinché l’istruzione online sia davvero accessibile, è utile conoscere il Web Content Accessibility Guidelines (WCAG), che fornisce linee guida per garantire l’accessibilità dei contenuti web.
Così, gli enti educativi devono essere assolutamente consapevoli degli ostacoli e delle sfide. Perché è solamente così che si può dimostrare un impegno maggiore per l’inclusione e l’accessibilità.
Chiaramente, effettuare una valutazione sui propri corsi di formazione può dare una spinta per comprendere eventuali problemi o aree di miglioramento: con un test di accessibilità e il supporto di professionisti del settore come ILIAS, è di certo più semplice aprire l’istruzione a tutti, senza barriere.
Creare contenuti accessibili: cosa dice l’OMS
Abbiamo menzionato l’importanza dell’accessibilità non solo considerando il singolo, ma la collettività. Ed è proprio questo che fa la differenza. Come spiega l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non esiste un solo tipo di disabilità.
“La disabilità non è solo un problema di salute. È un fenomeno complesso che rispecchia le interazioni tra le caratteristiche fisiche di una persona e le caratteristiche della società in cui questa persona vive”.
A riguardo, possiamo fare molti esempi: una persona ipovedente, una persona con difficoltà motorie, la dislessia, il daltonismo. Così, aziende, scuole e università, così come ovunque si proponga un contesto formativo, devono assolutamente tenere in considerazione la collettività nel suo insieme, promuovendo la formazione e-learning per tutti.
Quali sono i principi più importanti da seguire?
ILIAS, piattaforma e-learning open source dedita all’etica e all’accessibilità, è un enorme punto di riferimento per chi offre corsi e-learning. Il lavoro di ILIAS, del resto, si basa proprio sui principi fondamentali dell’accessibilità. Chi sviluppa LMS, infatti, sa molto bene quali sono le linee guida per l’accessibilità dei contenuti presenti sul web.
Per esempio, al primo posto troviamo la percettibilità: l’interfaccia della piattaforma e-learning deve essere assolutamente user-friendly, con componenti e informazioni in rilievo.
Passiamo all’utilizzabilità: gli utenti non devono in alcun modo avere difficoltà ad accedere ai contenuti. Possono farlo mediante gli strumenti indispensabili: touch screen, tastiera, mouse.
Spazio alla comprensibilità: durante la progettazione dei contenuti, non dimentichiamo mai l’intuitività. Ogni materiale didattico deve rispondere alle esigenze di tutti: chiaro, con parole semplici, font e dimensioni perfettamente leggibili.
Infine, troviamo la solidità, ovvero la capacità degli studenti di poter accedere al corso da diversi browser, piattaforme e dispositivi. Quindi, sì: l’accessibilità non riguarda solo una minoranza, perché va intesa come un diritto che deve essere garantito a tutti. Solamente superando le barriere che limitano l’accesso alla formazione, è possibile auspicare a un mondo migliore. Un mondo più giusto ed equo.