Figli Disabili

Contributo figli disabili: requisiti e come richiederlo

Avere un figlio disabile è un impegno che costa molto e non sempre le famiglie sono in grado di far fronte a tutte le spese. Per questo motivo, esistono dei contributi economici che vengono erogati dallo Stato per aiutare i genitori con figli disabili. Il contributo per figli disabili è una prestazione economica erogata dallo Stato ai genitori di minori con disabilità che hanno difficoltà a svolgere i compiti della vita quotidiana. La misura del contributo, che viene definita annualmente con legge di stabilità, è pari al 65% dell’indennità di accompagnamento prevista dalla legge n. 104/1992. Per poterne beneficiare è necessario presentare apposita domanda all’INPS entro il 31 luglio dell’anno in cui si intende percepirla.

Assegno unico per figli disabili: requisiti e richiesta

Il contributo figli disabili è una prestazione economica erogata dall’Inps a favore dei genitori di figli con handicap grave o invalidità superiore al 74%. La misura del contributo è variabile in base alla situazione economica del nucleo familiare e all’età del figlio. Inoltre, il beneficio può essere richiesto anche se il figlio convive con i genitori o è affidato a loro. Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti, come fare domanda e quanto ammonta l’assegno unico per figlio disabile.

I requisiti richiesti per ricevere il contributo sono:

– essere cittadini italiani o di un Paese dell’Unione Europea;

– avere la residenza o il domicilio in Italia;

– essere genitori, tutori o affidatari di un figlio disabile con un handicap grave o invalidità superiore al 74%;

– avere un’età inferiore ai 65 anni;

– non essere titolari di un assegno di invalidità o di una pensione.

Per fare domanda è necessario compilare il modulo “Contributo mensile per figli disabili” disponibile sul sito dell’Inps e inviarlo all’Istituto, insieme ai documenti richiesti. La domanda può essere presentata anche tramite il Contact Center Integrato dell’Inps o presso un Patronato.

Genitori lavoratori con figli disabili: come richiedere lo smart working

Con il decreto Dignità, il governo Gentiloni ha introdotto la possibilità di lavorare da casa, anche in modalità smart working. Si tratta di una strada che permette di conciliare meglio vita privata e lavorativa. Chi può aderire a questa nuova opportunità?

Non tutti i lavoratori possono decidere autonomamente di svolgere il proprio lavoro da casa. L’azienda, infatti, deve essere d’accordo e deve redigere un’apposita convenzione. Inoltre, è necessario che la tipologia di lavoro svolto lo permetta.

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