Figli Disabili

Figli dislessici: come affrontare la dislessia nello studio

La dislessia è un disturbo dell’apprendimento che colpisce circa il 5-7% della popolazione. Si tratta di una condizione che impedisce di leggere in modo corretto, influendo negativamente sullo studio e sulla capacità di apprendimento. La dislessia può manifestarsi in qualsiasi età, anche se spesso si presenta durante l’infanzia o l’adolescenza.

Sintomi della dislessia

La dislessia è un disturbo che compromette la capacità di leggere correttamente, a causa di difficoltà nell’acquisizione e nell’utilizzo del linguaggio; può colpire chiunque ma è più comune fra i bambini. I sintomi della dislessia possono essere: difficoltà a capire il significato delle parole, a pronunciarle correttamente e a ricordarle; difficoltà a distinguere tra lettere simili o uguali; difficoltà nell’elaborazione di informazioni ricevute oralmente; difficoltà a seguire istruzioni complesse. La diagnosi della dislessia viene effettuata da un neurologo o da un neuropsichiatra che, dopo aver esaminato il bambino, potrà prescrivere eventuali terapie.

I dati della dislessia in Italia

La dislessia è un disturbo dell’apprendimento piuttosto diffuso, che colpisce circa il 5-8% della popolazione italiana. Si manifesta con diverse difficoltà nella lettura, che possono essere sintomatiche in vari modi: bassa velocità di lettura, errore ortografico, difficoltà a capire il senso di un testo, difficoltà a ricordare le parole. Si tratta di un disturbo che colpisce maggiormente i maschi (il rapporto è di circa 3 a 1) e che si manifesta con difficoltà nella lettura, nella scrittura e nell’apprendimento in generale.

La dislessia può essere riconosciuta sin dalla scuola dell’infanzia, ma spesso viene confusa con un semplice problema di concentrazione. I soggetti che ne soffrono hanno difficoltà a ricordare le parole nuove, a capire il senso globale di un testo, a distinguere tra suoni simili (b-d-p) e a mettere in ordine le parole in una frase. Non colpisce tutti gli aspetti della lettura, ma solo alcune aree specifiche: per questo motivo può essere difficile individuarla senza l’aiuto di un esperto.

La discalculia

La discalculia è un disturbo che interessa la capacità di calcolo e di comprensione dei simboli matematici. Chi ne soffre, infatti, ha difficoltà a risolvere problemi matematici, a capire le formule, a memorizzare i dati. La discalculia può manifestarsi sin dalla prima elementare, quando si cominciano ad affrontare i concetti base della matematica, oppure può essere rilevata in età più avanzata. Riveste quindi un ruolo importante nello studio e nell’apprendimento scolastico.

Come aiutarli nello studio

I dislessici spesso hanno difficoltà a leggere correttamente, ma questo non significa che non possano imparare. Ecco alcuni consigli su come aiutarli:

1. Aiutali a organizzare il materiale da studio. Dividilo in piccole porzioni e stabilisci dei tempi per la sua realizzazione.

2. Sii paziente e ricordagli sempre che ci vuole tempo per imparare.

3. Segui con loro dei corsi di recupero durante l’estate o nel periodo vacanziero, in modo da rimediare alle lacune accumulate durante l’anno scolastico.

4. Rendili partecipi degli esercizi proposti, facendoli collaborare attivamente alla soluzione dei problemi.

5. Fai in modo che la tua casa sia un ambiente accogliente e stimolante, in cui i bambini possano trovare spazi e materiali adatti alle loro esigenze.

6. Incoraggiateli a leggere libri di loro interesse, in modo che possano esercitare le loro capacità di lettura in modo divertente e divertente.

7. Aiutali a capire cosa stanno leggendo ponendo domande sulla storia e discutendo i personaggi e gli eventi.

8. Assicurati di sottoporsi a controlli oculistici regolari, poiché la scarsa vista può spesso essere causa di difficoltà di lettura.

9. Infine, loda i loro sforzi e incoraggiali a perseverare, anche quando trovano difficile andare avanti.

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